Obsolescenza degli impianti industriali e valutazioni sugli adeguamenti alla Direttiva Macchine

Il parco macchine e impianti negli stabilimenti italiani oggi è molto variegato: nello stesso ambiente coesistono macchinari nuovi e vecchi, con conseguenze negative per quel che riguarda la gestione della manutenzione, la sicurezza degli operatori e l’adattamento al rischio.

Oggi gli infortuni sul lavoro connessi all’uso di macchine ed attrezzature sono numerosi, spesso gravi, e con conseguenze che riguardano l’intera azienda.

Gestire il rischio in impianti “misti”, con particolare attenzione ai rischi aggiuntivi legati all’uso di macchinari obsoleti, richiede il coinvolgimento di diversi attori aziendali: i responsabili sicurezza, i responsabili della manutenzione e soprattutto i lavoratori che utilizzano quotidianamente le macchine.

Lo studio elaborato da Filippo Baron in collaborazione con il dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova offre gli strumenti adatti per la valutazione tecnica (ed in parte anche economica) della fattibilità di adeguamenti di macchine, impianti e/o componenti obsoleti.

Il documento si suddivide in una prima parte introduttiva, in cui vengono richiamate le caratteristiche generali e specifiche dei pericoli in ambito industriale, con particolare attenzione al settore metalmeccanico, successivamente viene analizzata la tecnica del “revamping” (o ammodernamento”), grazie alla quale è possibile dare nuova vita ad un macchinario obsoleto portandolo allo stato dell’arte sia a livello tecnologico che a livello di sicurezza.

La trattazione parte, quindi, da una base teorica per presentare poi il caso pratico di una realtà aziendale, in cui si è valutato l’intervento di adeguamento di un impianto in attività dal 1992.

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