I rischi delle attività di manutenzione

La sicurezza delle macchine e la prevenzione degli infortuni professionali sono oggetto del contributo diffuso da ATS Brianza “Utilizzo in sicurezza delle macchine. Guida per le imprese”.

Un’intera sezione è dedicata alla gestione della sicurezza delle macchine nel tempo ed è qui che vengono approfonditi i rischi associati alle attività di manutenzione.

Photo Credit: ATS Brianza

L’art. 28 comma del D.Lgs.  81/2008 richiede che il DVR contenga l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare per garantire la sicurezza dei lavoratori.

Il datore di lavoro oltre a redigere un programma di adeguamento per le situazioni che comportano un rischio residuo significativo e migliorabile, deve garantire il mantenimento nel tempo di macchine ed impianti in modo che non perdano i requisiti di adeguatezza certificati dal costruttore

La manutenzione è un’attività ad alto rischio e deve essere eseguita in modo sicuro, con un’adeguata protezione, sia per gli addetti alla manutenzione che per le altre persone eventualmente presenti sul posto di lavoro.

Oltre ai normali rischi associati a qualsiasi ambiente di lavoro, durante le operazioni di manutenzione, i lavoratori sono esposti ad alcuni rischi specifici.

Ad esempio il fatto di dover operare in prossimità di organi in movimento o di elementi attivi in tensione, quando il macchinario oggetto di manutenzione fa parte di una linea di produzione.

Per questo motivo, è opportuno che siano individuati i limiti di azione di ogni lavoratore prevedendo almeno un soggetto preposto alla manutenzione delle macchine/impianti che sia in possesso di adeguate competenze.

Quando la manutenzione è affidata all’esterno con appalto, i lavoratori inviati ad eseguire interventi presso le società appaltanti si trovano spesso a dover cambiare contesto lavorativo e ambiente, e ciò ha come risultato un incremento del rischio di commettere errori che possano dar luogo ad incidenti.

Alcuni contesti produttivi richiedono tempi per l’esecuzione della manutenzione estremamente ridotti, per ridurre al minimo i rallentamenti o arresti della produzione. Le riparazioni diventano attività ad alta priorità, ed i lavoratori si trovano a dover operare sotto la pressione del tempo.

Il D.Lgs. 81/2008 impone a tutte le imprese di condurre la valutazione di tutti i rischi compresi quelli derivanti dalle attività di manutenzione. 

La valutazione del rischio per le operazioni di manutenzione è un compito particolarmente difficile a causa delle incertezze del lavoro manutentivo; è possibile, infatti, dover iniziare un certo intervento di manutenzione correttiva e scoprire che ulteriori interventi non previsti sono necessari.

Per tale motivo è opportuno coinvolgere nel processo di valutazione del rischio gli stessi lavoratori che effettuano le attività manutentive. Senza il contributo di coloro che eseguono il lavoro, è difficile identificare tutti i pericoli, analizzare i vari aspetti del lavoro e le situazioni che potrebbero sorgere e decidere i metodi più efficaci e adeguati per prevenire e controllare il rischio.

Di estrema importanza risultano essere l’individuazione l’applicazione delle misure di prevenzione riguardanti le attività di manutenzione macchine/impianti assegnate alle varie figure aziendali.

Tra i principali accorgimenti, in fase di manutenzione, risulta necessario la corretta gestione delle chiavi a bordo macchina. Una delle principali cause di incidente ed infortunio, infatti, nelle fasi di manutenzione o pulizia di una macchina o di un impianto è la riattivazione non intenzionale o inattesa di fonti di energia.

Ne abbiamo parlato in un approfondimento specifico che puoi rileggere qui: Gestire il rischio di movimenti incontrollati delle macchine

Fonte: ATS Brianza


Contattaci per avere maggiori informazioni