
Collaudo di macchine e impianti meccanici: linee guida per la sicurezza
Il collaudo di macchine e impianti meccanici rappresenta una fase cruciale nel ciclo di vita di un prodotto, poiché consente di verificare che esso rispetti i requisiti contrattuali, normativi e tecnici prima dell’immissione sul mercato. La Suva (Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni) dedica un approfondito opuscolo a questo tema, evidenziando rischi, obblighi normativi e misure preventive necessarie per garantire la sicurezza durante i test preliminari.
Cos’è il collaudo?
Secondo la definizione della Suva, il collaudo è l’insieme delle operazioni tecniche finalizzate a verificare che macchine e impianti corrispondano alle normative vigenti e agli standard di progetto. È un’attività distinta sia dall’immissione sul mercato (prima messa a disposizione del prodotto) sia dalla messa in servizio (primo utilizzo conforme alla destinazione prevista).
Il collaudo viene eseguito dal fabbricante o dal responsabile dell’immissione sul mercato e include prove progressive: dapprima sulle singole componenti, poi sull’intero impianto.
Quadro normativo
Durante il collaudo non sempre è possibile applicare integralmente le misure di protezione previste per l’esercizio normale. Tuttavia, restano vincolanti le prescrizioni dell’Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni (OPI) e della Direttiva macchine 2006/42/CE. In particolare:
- Art. 28 OPI: gli elementi mobili devono essere protetti per impedire l’accesso a zone pericolose;
- le attrezzature possono essere usate solo se i dispositivi di protezione sono attivi o se la sicurezza è garantita in altro modo.
Pericoli specifici durante il collaudo
La fase di test espone operatori e tecnici a rischi particolari, tra cui:
- sovraccarico psichico dovuto a tempi stretti o problemi imprevisti;
- pericolo reciproco tra più gruppi di lavoro;
- strumentazione difettosa;
- avviamento inatteso di macchine;
- protezioni non ancora attive o inefficaci.
Misure di protezione
Per ridurre i rischi, la Suva raccomanda l’applicazione del principio TOP (Tecniche, Organizzative, Personali):
- Tecniche: garantire arresti di emergenza, limitare velocità di movimenti (es. < 10 mm/s per presse, < 250 mm/s per robot), prevedere comandi a consenso;
- Organizzative: nominare un responsabile del collaudo, redigere istruzioni operative, delimitare le zone pericolose con segnaletica chiara;
- Personali: fornire dispositivi di protezione individuale, limitare la presenza di personale in zone critiche, escludere i minori di 18 anni da qualsiasi attività di collaudo.
Il ruolo del responsabile del collaudo
Figura centrale, deve definire la procedura da seguire, identificare i pericoli, assicurare la formazione del personale e sorvegliare il rispetto delle misure di sicurezza. Inoltre, deve garantire che siano previsti adeguati piani di primo soccorso, calibrati sui rischi specifici.
Il collaudo, seppur fase temporanea, è essenziale per garantire che macchine e impianti possano entrare in esercizio in condizioni di sicurezza. L’approccio proposto dalla Suva integra responsabilità chiare, analisi preventiva dei rischi e applicazione rigorosa di misure tecniche e organizzative. Solo in questo modo si riducono al minimo gli infortuni, tutelando sia i lavoratori sia l’affidabilità del prodotto finale.