Sicurezza e verifiche sulle piattaforme di lavoro elevabili (PLE): quadro normativo e indicazioni operative da ATS Brianza
Le Piattaforme di Lavoro Elevabili (PLE) sono attrezzature fondamentali per l’esecuzione di lavori in quota, ma al tempo stesso rappresentano una delle principali cause di infortuni gravi nei cantieri e nei contesti industriali. La sicurezza delle PLE è disciplinata da un articolato quadro normativo che comprende la Direttiva Macchine 2006/42/CE, le norme UNI EN 280-1:2022 e UNI EN 280-2:2022, oltre al D.Lgs. 81/2008 e ai più recenti aggiornamenti ministeriali.
Riportiamo un’elaborazione della pubblicazione Piattaforme di Lavoro Elevabili (PLE) – Settimana Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro 2025 di ATS Brianza – Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, S.S.D. Impiantistica, a cura dell’Ing. Filippo Di Rosa.
La pubblicazione, elaborata nell’ambito delle iniziative di ATS Brianza per la promozione della sicurezza impiantistica, approfondisce gli obblighi di legge, le buone pratiche e le modalità di verifica periodica delle attrezzature, con particolare attenzione alle cause di cedimento strutturale e alla corretta manutenzione preventiva.
Classificazione delle PLE
Le piattaforme di lavoro elevabili sono suddivise in due gruppi principali:
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Gruppo A, in cui la proiezione verticale del centro di gravità rimane all’interno delle linee di ribaltamento (es. piattaforme a pantografo);
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Gruppo B, in cui il centro di gravità può spostarsi all’esterno delle linee di ribaltamento (es. telescopiche e articolate).
 
Inoltre, in funzione delle modalità di spostamento, si distinguono le PLE di tipo 1, 2 e 3, rispettivamente a seconda che lo spostamento sia consentito solo a macchina chiusa, controllato dal telaio o dalla piattaforma di lavoro.
Obblighi del Datore di Lavoro
Il D.Lgs. 81/2008 impone che tutte le attrezzature di lavoro siano conformi alle direttive comunitarie e ai requisiti essenziali di sicurezza.
Il datore di lavoro è tenuto a:
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Selezionare operatori formati, addestrati e abilitati all’uso della PLE (secondo l’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025);
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Garantire la manutenzione periodica e la corretta tenuta del registro di controllo;
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Accertare che l’attrezzatura sia utilizzata in conformità al manuale del costruttore e mantenuta in buono stato di conservazione.
 
Manutenzione e verifiche periodiche
Le PLE rientrano tra le attrezzature soggette a verifica periodica obbligatoria ai sensi del D.M. 11 aprile 2011:
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la prima verifica è effettuata dall’INAIL;
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le verifiche successive sono a carico di ATS, ASL o ARPA, oppure di soggetti pubblici e privati abilitati dal datore di lavoro.
 
Per le attrezzature in uso da oltre 20 anni, è obbligatoria un’indagine supplementare per determinare eventuali difetti strutturali e la vita residua in sicurezza.
Tutti gli interventi devono essere annotati nel registro di controllo, che rappresenta lo strumento principale di tracciabilità delle operazioni di manutenzione.
Cedimenti strutturali e analisi di fatica
Le circolari ministeriali più recenti (in particolare la Circolare M.L.P.S. n. 7 del 12 settembre 2024) hanno evidenziato un incremento di incidenti legati a cedimenti da fatica o a saldature difettose su piattaforme anche di recente costruzione.
Le parti più soggette a usura e a rischio di cedimento sono i bracci telescopici, le zone di articolazione, gli stabilizzatori e i cilindri di sollevamento.
Per tali componenti si raccomandano controlli non distruttivi (PND), capaci di individuare precocemente cricche e fenomeni di corrosione.
Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)
Il D.Lgs. 81/2008 (Allegato VI) prescrive che gli operatori su PLE utilizzino idonei sistemi di trattenuta, costituiti da imbracatura di sicurezza e cordino corto collegato al punto di ancoraggio all’interno del cestello.
Tali dispositivi devono impedire la caduta dell’operatore anche in caso di improvvisi movimenti o cedimenti del cestello.
Conclusioni
Le Piattaforme di Lavoro Elevabili rappresentano una risorsa indispensabile ma ad alto rischio.
La prevenzione passa attraverso tre pilastri fondamentali:
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Formazione e abilitazione degli operatori;
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Manutenzione programmata e controlli tecnici;
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Monitoraggio continuo e aggiornamento dei registri di verifica.
 
Solo il rispetto rigoroso delle normative e delle buone pratiche operative consente di garantire un utilizzo sicuro, efficiente e conforme alle disposizioni di legge.