Distanze di sicurezza nei macchinari: come evitare infortuni secondo le norme EN349 e EN ISO 13857

Il documento pubblicato da Suva, Le distanze di sicurezza aiutano a evitare infortuni – EN 349 e EN ISO 13857, fornisce indicazioni fondamentali per la prevenzione degli incidenti sul lavoro. Le norme EN 349 e EN ISO 13857 stabiliscono criteri precisi per evitare che parti del corpo umano possano accedere a zone pericolose, riducendo così il rischio di infortuni.

 

Norma EN 349: distanze minime per evitare lo schiacciamento

La norma EN 349 specifica le distanze minime necessarie per prevenire il rischio di schiacciamento tra parti mobili di una macchina e parti fisse o altre parti mobili. Basandosi su dimensioni antropometriche, stabilisce le misure per evitare che dita, mani o altre parti del corpo vengano intrappolate nei macchinari.

 

Norma EN ISO 13857: distanze di sicurezza per barriere protettive

La norma EN ISO 13857 fornisce criteri per determinare le distanze di sicurezza tra strutture protettive e zone pericolose. Questa normativa considera:

  • L’accesso alle aree pericolose con arti superiori e inferiori

  • Il rischio di accesso dell’intero corpo

  • L’influenza dell’età e delle dimensioni delle persone, comprese protezioni per bambini in ambienti pubblici

Ad esempio, per impedire l’inserimento delle dita attraverso aperture, la norma specifica che un’apertura di 4 mm richiede una distanza minima di 2 mm dalla zona pericolosa, mentre un’apertura di 20 mm necessita di almeno 850 mm di distanza.

 

Come applicare correttamente le distanze di sicurezza

Per garantire un’applicazione efficace delle distanze di sicurezza, è essenziale effettuare una valutazione del rischio dettagliata, considerando:

  • Il tipo di macchina e il pericolo associato

  • La frequenza di accesso all’area pericolosa

  • Le caratteristiche degli operatori

Inoltre, le strutture protettive devono essere progettate per mantenere stabilità nel tempo, evitando il rischio di manomissioni o aggiramenti.

L’applicazione rigorosa di queste norme, come indicato dal documento di Suva, è essenziale per creare ambienti di lavoro più sicuri e ridurre significativamente il rischio di incidenti legati al contatto con parti pericolose delle macchine.

																				

Nuove linee guida INL sulla sicurezza sul lavoro: sanzioni e macchine pre-1996

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha recentemente pubblicato la Circolare INL n. 1/2025, che apporta chiarimenti significativi in materia di sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione alle macchine antecedenti alla Direttiva 89/392/CEE. 

 

Violazioni multiple e categorie omogenee

La circolare sottolinea che la violazione di più precetti appartenenti alla medesima “categoria omogenea” di requisiti di sicurezza deve essere considerata come un’unica infrazione. Le categorie omogenee raggruppano requisiti che tutelano specifici aspetti dell’ambiente lavorativo. Ad esempio, precetti riguardanti la stabilità strutturale o le vie di uscita d’emergenza rientrano nella stessa categoria. Pertanto, violazioni multiple all’interno della stessa categoria non comportano sanzioni separate, ma sono trattate come un’unica infrazione.

Conformità delle macchine ante Direttiva 89/392/CEE

Per quanto concerne le macchine prodotte prima del 21 settembre 1996, la circolare precisa che la normativa di riferimento rimane il Decreto Legislativo 81/2008. In particolare, l’articolo 70, comma 2, stabilisce che le attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni legislative e regolamentari devono essere conformi ai requisiti essenziali di sicurezza e salute definiti nel Titolo III del decreto stesso. È essenziale che le aziende verifichino la conformità di tali macchine, adottando misure correttive ove necessario, per garantire la sicurezza dei lavoratori e l’adeguatezza alle normative vigenti.

 

Per maggiori dettagli, consulta la circolare completa qui.

																				

Nuove soluzioni di sicurezza per i laminatoi nell’industria della plastica e della gomma

Nel settore della plastica e della gomma, i laminatoi sono tra le macchine industriali più pericolose per gli operatori. In particolare, i punti di alimentazione del materiale rappresentano aree ad alto rischio, dove le mani degli addetti sono spesso vicine a zone pericolose. I tradizionali sistemi di sicurezza, come barre sensibili alla pressione o barriere luminose, non sono sempre efficaci, poiché non riescono a distinguere tra l’operatore e il materiale, generando falsi allarmi e incoraggiando la manipolazione dei dispositivi di protezione.

Per affrontare questa problematica, l’Istituto per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (IFA), insieme alla BG RCI (Assicurazione Sociale Tedesca per gli Infortuni sul Lavoro), ha sviluppato un nuovo sistema di sicurezza basato su transponder da polso. Questa tecnologia crea un campo di rilevamento attorno alle aree pericolose e attiva il comando di arresto quando un transponder si avvicina troppo alla zona di rischio.

 

Fasi di sviluppo e conformità agli standard di sicurezza

Il progetto ha seguito un processo in diverse fasi:

  1. Fase 1 – Valutazione del Concetto: L’IFA ha condotto test per verificare la fattibilità del sistema, confermandone l’efficacia per garantire i livelli di sicurezza richiesti.
  2. Fase 2 – Sviluppo e Test sul Campo: Un’azienda specializzata ha progettato il sistema in conformità con gli standard di sicurezza più recenti, come la norma EN 1417:2023-11 che regola i laminatoi e la normativa EN ISO 13849-1 che richiede un livello di sicurezza Performance Level d, Categoria 3. I transponder sono dotati di due canali separati per ogni mano, garantendo il funzionamento sicuro anche in caso di guasti.

 

Come funziona il sistema di sicurezza con transponder

Il nuovo sistema di sicurezza opera secondo il seguente concetto:

  • Durante il funzionamento del laminatoio, gli operatori si trovano all’interno di una zona monitorata.
  • Se un operatore indossa due transponder, i sistemi di sicurezza tradizionali (come le barre sensibili alla pressione) vengono disattivati per prevenire falsi allarmi.
  • Gli operatori senza transponder rimangono protetti dai dispositivi di sicurezza tradizionali.
  • Il sistema rileva eventuali transponder rimossi o dimenticati vicino alla macchina, impedendo manomissioni o utilizzi non conformi.

 

Vantaggi del nuovo sistema per l’industria della plastica e della gomma

L’adozione della tecnologia basata su transponder porta diversi benefici:

  • Maggiore sicurezza: il sistema di protezione attiva riduce significativamente il rischio di incidenti.
  • Minori interruzioni della produzione: l’eliminazione dei falsi allarmi evita blocchi non necessari, migliorando l’efficienza.
  • Facilità di integrazione: il sistema può essere facilmente adattato ai laminatoi esistenti, senza necessitare di interventi complessi.

 

Destinatari della tecnologia di sicurezza per laminatoi

Questa innovazione è destinata principalmente a produttori di laminatoi, installatori e aziende del settore plastica e gomma. L’adozione di questi sistemi rappresenta un’opportunità unica per migliorare la sicurezza e la produttività dei processi industriali, riducendo i rischi per gli operatori.

 

Conclusioni: un nuovo standard di sicurezza per i laminatoi

Il progetto sviluppato dall’IFA segna un’importante evoluzione nella sicurezza dei laminatoi. Concludendo la seconda fase e iniziando l’implementazione dei prototipi, questo sistema innovativo potrebbe diventare un nuovo standard di sicurezza nel settore, combinando tecnologia avanzata e normative rigorose per garantire ambienti di lavoro più sicuri e produttivi.

 

Fonte: DGUV- Deutsche Gesetzliche Unfallversicherung

																				

Protezione dell’udito: la nuova tabella di livelli sonori di Suva

La Suva ha recentemente pubblicato una tabella di livelli sonori specifica per la costruzione di macchine e impianti, un documento essenziale per la protezione della salute dei lavoratori esposti a rumori elevati sul posto di lavoro.

 

Perché è importante conoscere i livelli sonori in azienda?

L’esposizione prolungata a forti rumori può causare danni permanenti all’udito. Per questo motivo, è fondamentale conoscere i livelli sonori presenti in azienda e adottare misure di protezione adeguate. La tabella elaborata da Suva fornisce una guida dettagliata sui livelli di esposizione al rumore per diverse professioni e funzioni, identificando le principali fonti di rumore e le attività più rumorose.  Scaricando e utilizzando questa tabella, i datori di lavoro possono proteggere efficacemente la salute del loro personale e prevenire danni permanenti all’udito

 

Utilizzo della tabella

La tabella è uno strumento pratico per i datori di lavoro, che possono utilizzarla per:

  • Valutare i livelli di rumore: Identificare le aree e le attività con esposizione a rumori elevati.
  • Adottare misure di protezione: Implementare soluzioni per ridurre l’esposizione al rumore e proteggere la salute dei lavoratori.
  • Conformarsi alle normative: Assicurarsi che l’azienda rispetti le norme vigenti in materia di emissioni sonore e livelli di pressione sonora

 

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Tabella livelli acustici Suva

Scarica il documento

 
 
 
Fonte: Suva
																				

Prevenzione degli infortuni nella movimentazione dei carichi: buone pratiche per il settore logistico

La movimentazione manuale dei carichi nel settore della logistica rappresenta una delle principali cause di infortuni sul lavoro, in particolare quelli legati a disturbi muscoloscheletrici. Per affrontare efficacemente questa problematica, la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Università di Bologna, ha elaborato un documento intitolato Buone pratiche per la prevenzione degli infortuni da movimentazione di carichi nel comparto della logistica.

 

Principali fattori di rischio nella movimentazione manuale dei carichi

Le attività tipiche del settore logistico che comportano rischi significativi includono:

  • Picking: prelievo e smistamento manuale della merce.
  • Smistamento o tracciatura con scanner: operazioni ripetitive che possono causare sovraccarico degli arti superiori.
  • Carico e scarico manuale dei veicoli: movimentazione di carichi spesso pesanti o ingombranti.

Queste attività possono comportare posture incongrue, sforzi eccessivi e movimenti ripetitivi, aumentando il rischio di infortuni.

 

Buone pratiche per la prevenzione degli infortuni

Per mitigare i rischi associati alla movimentazione manuale dei carichi, si raccomanda l’adozione delle seguenti buone pratiche:

  1. Valutazione del rischio: effettuare una valutazione specifica del rischio di sovraccarico biomeccanico, considerando tutte le attività che comportano movimentazione manuale dei carichi, traino/spinta, sovraccarico degli arti superiori e posture incongrue.
  2. Formazione del personale: fornire una formazione adeguata ai lavoratori sulle tecniche corrette di sollevamento e movimentazione dei carichi, promuovendo l’adozione di posture ergonomiche e l’utilizzo di ausili meccanici quando necessario.
  3. Utilizzo di attrezzature adeguate: dotare i magazzini di attrezzature come carrelli elevatori, transpallet e sistemi di sollevamento assistito per ridurre lo sforzo fisico richiesto ai lavoratori.
  4. Organizzazione del lavoro: pianificare le attività lavorative in modo da evitare sovraccarichi, alternando compiti diversi e prevedendo pause adeguate per ridurre l’affaticamento muscolare.
  5. Ambiente di lavoro sicuro: assicurarsi che le aree di lavoro siano ben illuminate, ordinate e prive di ostacoli, con pavimentazioni adeguate per prevenire scivolamenti e cadute.

 

Strumenti di supporto per le aziende

La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione delle aziende una lista di controllo/scheda di autovalutazione per la prevenzione degli infortuni da sforzo nella movimentazione manuale dei carichi. Questo strumento aiuta le imprese a identificare le criticità presenti nei processi lavorativi e a implementare le misure correttive necessarie.

 

Conclusioni

L’adozione di buone pratiche nella movimentazione manuale dei carichi è essenziale per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori nel settore della logistica. Le aziende sono incoraggiate a implementare le linee guida fornite dalla Regione Emilia-Romagna e a promuovere una cultura della prevenzione all’interno dei propri ambienti di lavoro.

Per approfondire l’argomento e accedere al documento completo sulle buone pratiche, è possibile visitare il sito ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

 

Fonte: Regione Emilia-Romagna | Sezione Salute

																				

Buone pratiche per la sicurezza delle macchine fornite dalla Regione Emilia-Romagna

Il documento sulle buone pratiche per la sicurezza di macchine, attrezzature e impianti per la prevenzione degli infortuni, pubblicato dalla Regione Emilia-Romagna, fornisce indicazioni tecniche e operative per garantire la sicurezza sul lavoro in conformità al Piano Regionale della Prevenzione (PRP) 2021-2025.

Lo scopo del documento è aiutare i datori di lavoro nella valutazione di sicurezza delle macchine, nuove o usate, da inserire nel proprio stabilimento con particolare riferimento alle fasi di scelta dell’attrezzatura.

I principali contenuti presentato nel documento sono:

  1. Valutazione delle attrezzature:
    • Controllo delle dichiarazioni CE, istruzioni e specifiche tecniche
    • Analisi delle caratteristiche operative e dei limiti d’uso per garantire prestazioni sicure
    • Prevenzione dell’uso improprio o non previsto
  2. Principi generali: viene fornita una checklist per verificare la sicurezza delle macchine, identificare rischi residui e adottare le misure di protezione necessarie, incluse indicazioni sui dispositivi di protezione individuale (DPI)
  3. Selezione e installazione:
    • Le attrezzature devono essere progettate per uso professionale e adattate alle condizioni specifiche di lavoro
    • La scelta dell’ambiente di installazione deve considerare i requisiti strutturali, come la capacità di sopportare vibrazioni o carichi dinamici
  4. Formazione: è fondamentale che gli operatori ricevano un’adeguata formazione sull’uso sicuro delle attrezzature, con particolare attenzione ai rischi residui e alle misure di protezione

Queste linee guida offrono strumenti utili per migliorare la sicurezza e ridurre gli infortuni sul lavoro attraverso un approccio preventivo e sistematico. Per approfondire, puoi consultare il documento completo qui.

																				

Checklist SUVA per evitare la manipolazione dei dispositivi di protezione

La sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta, e uno degli aspetti più critici è l’uso corretto dei dispositivi di protezione. Dispositivi di protezione manipolati o mancanti sono spesso causa di infortuni gravi dovuti a cesoiamento o schiacciamento. La legge vieta qualsiasi tipo di manomissione e l’uso di macchine con dispositivi di protezione manipolati. 

Il documento elaborato da SUVA fornisce una lista di controllo dettagliata per aiutare le aziende a individuare e prevenire i pericoli associati alla manipolazione dei dispositivi di protezione. Seguendo queste linee guida, è possibile garantire che le macchine e gli impianti siano dotati di dispositivi di protezione efficaci, riducendo così il rischio di infortuni sul lavoro.

 

SUVA – STOP alla manipolazione dei dispositivi di protezione -Lista di controllo

Scarica il documento

 

Fonte: SUVA 

																				

Rapporto internazionale 2024 sulla sicurezza e salute nell’industria siderurgica

Il rapporto “Safety and Health in the Steel Industry – Data Report 2024 della World Steel Association fornisce un’analisi dettagliata dello stato della sicurezza e della salute nell’industria siderurgica a livello globale.  Il documento offre una panoramica dettagliata delle statistiche sugli infortuni, gli incidenti, la gestione della sicurezza dei processi (PSM), e le assenze per malattia all’interno del settore, fornendo anche raccomandazioni su come migliorare ulteriormente le pratiche di sicurezza.

 

Gestione della Sicurezza dei Processi 

La gestione della sicurezza dei processi (PSM) è cruciale per prevenire incidenti catastrofici, come esplosioni e fuoriuscite di sostanze pericolose. L’analisi della maturità della PSM (process safety management), basata sui dati di 20 organizzazioni, mostra un aumento della maturità nella gestione della sicurezza dei processi. Tuttavia, è stato evidenziato un importante margine di miglioramento nell’elemento delle misurazioni e delle metriche.

 

Infortuni e incidenti

Il rapporto analizza le cause principali degli infortuni e degli incidenti, sottolineando l’importanza di indagini incidentali approfondite e misure preventive. Per esempio, gli incidenti dovuti a cadute dall’alto e oggetti cadenti hanno un alto rapporto di infortuni, indicando la necessità di prevenzione rigorosa​.

 

Obiettivi futuri

Il rapporto sottolinea l’importanza di adottare un approccio olistico alla sicurezza e alla salute, integrando la salute fisica, il benessere mentale e la qualità della vita complessiva nei quadri di sicurezza. Viene promossa una cultura del benessere olistico per migliorare ulteriormente le prestazioni di sicurezza nell’industria siderurgica.

In sintesi, il rapporto evidenzia i progressi significativi nel miglioramento della sicurezza nell’industria siderurgica, ma anche le aree che necessitano di ulteriori miglioramenti, come la misurazione e le metriche della sicurezza dei processi.

 

Il rapporto integrale è scaricabile al seguente link: Safety and Health in the Steel Industry – Data Report 2024

 

																				

Scaffalature porta pallet: guida INAIL per la scelta, l’uso e la manutenzione

Il documento realizzato da INAIL-ANIMA ha lo scopo di fornire un indirizzo per la scelta, l’uso e la manutenzione delle scaffalature portapallet da utilizzare nei luoghi di lavoro ed è scaricabile al seguente link.

La guida appresenta una sintesi “operativa” dei riferimenti legislativi e normativi che regolano il settore delle scaffalature portapallet e indica una metodologia per l’analisi dei rischi connessi al loro utilizzo, utile anche per l’analisi di altre tipologie di scaffalature industriali.

E’ rivolto principalmente ai datori di lavoro e ai lavoratori, ma tutte le figure professionali coinvolte nella progettazione, fabbricazione, montaggio, utilizzo, manutenzione, smontaggio e riconfigurazione della scaffalatura possono trovare utili indicazioni.

 

Fonte: INAIL

																				

Analizziamo il nuovo Regolamento (UE) 2023/988 sulla sicurezza dei prodotti

Il Regolamento sulla Sicurezza dei Prodotti dell’UE (GPSR), entrato in vigore nel maggio 2023, rappresenta un’importante trasformazione nella normativa europea verso un mercato interno più sicuro e trasparente, con obblighi chiari per gli operatori economici e maggiori garanzie per i consumatori.

Il Regolamento, divenuto obbligatorio dal 13 dicembre 2024, abroga la precedente direttiva generale sulla sicurezza dei prodotti del 2001 (direttiva 2001/95/CE) e fornisce un nuovo quadro generale dell’UE sulla sicurezza dei prodotti per tenere il passo con le sfide della digitalizzazione e della crescente quantità di beni e prodotti venduti online. 

 

Campo di applicazione del Regolamento

Il campo di applicazione del regolamento rimane incentrato sull’obiettivo di garantire un elevato livello di sicurezza per i consumatori, senza limiti di confine nel mercato interno. Viene introdotta una serie di definizioni chiare, incluso il concetto di “rischio”, “importatore” e “fornitore di servizi di logistica”, per migliorare la comprensione e l’applicazione delle norme.

Il regolamento si applica ai prodotti immessi o messi a disposizione sul mercato, nella misura in cui non esistano disposizioni specifiche del diritto dell’Unione aventi lo stesso obiettivo che disciplinano la sicurezza dei prodotti in questione. Se i prodotti sono soggetti a specifici requisiti di sicurezza prescritti dal diritto dell’Unione, il presente regolamento si applica unicamente per gli aspetti e i rischi o le categorie di rischi non soggetti a tali requisiti.

 

Valutazione della sicurezza dei prodotti

La valutazione della sicurezza dei prodotti è disciplinata in modo più dettagliato attraverso gli articoli 6 e 8 del regolamento. Viene introdotta la presunzione di conformità per i prodotti che rispettano le norme europee pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE. Inoltre, vengono delineati aspetti cruciali come la cybersicurezza e l’intelligenza artificiale.

La sicurezza dei prodotti deve essere valutata tenendo conto, in particolare, dei seguenti criteri:

  • le caratteristiche del prodotto, quali design, caratteristiche tecniche, composizione, imballaggio e istruzioni;
  • l’effetto su altri prodotti;
  • la presentazione del prodotto, l’etichettatura, eventuali avvertenze e istruzioni e informazioni di sicurezza;
  • le categorie di consumatori che utilizzano il prodotto;
  • l’aspetto del prodotto, in particolare gli aspetti che imitano il cibo o che attraggono i bambini;
  • le caratteristiche di cybersecurity e le eventuali funzionalità evolutive, di apprendimento e predittive del prodotto.

 

Operatori economici

Il regolamento prevede altresì la condizione indispensabile per immettere sul mercato UE le merci soggette al regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti ossia l’esistenza di un operatore economico stabilito nell’Unione Europea che assume le responsabilità già definite nel suddetto regolamento all’articolo 16. Ciò significa che ha la responsabilità di:

  • verificare l’esistenza di una dichiarazione UE di conformità di prestazione e relativa documentazione tecnica, quando prescritta;
  • conservare i precedenti documenti per il periodo prescritto dalle normative eventualmente applicabili;
  • fornire alle autorità di vigilanza le informazioni e la documentazione necessaria a dimostrare la conformità del prodotto;
  • segnalare all’autorità eventuali rischi di sicurezza. Se un prodotto verrà richiamato, i consumatori avranno diritto alla riparazione, alla sostituzione o al rimborso e anche di presentare reclami o di intraprendere azioni collettive.

 

Vendita online e a distanza

Per garantire la sicurezza dei prodotti, il Regolamento introduce nuovi doveri per le piattaforme di vendita online. Svincolandole da un ruolo puramente passivo, l’Autorità prevede che esse adottino processi interni per la sicurezza dei prodotti e siano registrate al portale Safety Gate, uno strumento online che permette ai consumatori di segnalare problemi e prodotti pericolosi alle autorità nazionali ed europee. Dovranno anche indicare il loro punto di contatto unico, consentendo ai destinatari dei prodotti di comunicare direttamente con loro. Infine, dovranno fornire ai consumatori le informazioni relative al fabbricante o alla persona responsabile dell’immissione sul mercato, l’identificazione del prodotto e le eventuali avvertenze sui prodotti.