Sicurezza dei macchinari e pericolo di schiacciamento

Cosa deve fare l’utilizzatore di un macchinario per evitare i pericoli derivanti dalle zone di schiacciamento?

È recente la notizia del recepimento in lingua italiana – attraverso la commissione Sicurezza di UNI – Ente Italiano di Normazione – dello standard EN 13854, entrato in vigore a settembre del 2019, che disciplina le distanze minime da mantenere per evitare incidenti legati allo schiacciamento di parti del corpo.

La norma si applica esclusivamente ai rischi connessi al pericolo di schiacciamento, escludendo di fatto quello che può riguardare altri pericoli come urto, cesoiamento, trascinamento che meritano considerazioni e misure aggiuntive.

La UNI EN ISO 13854:2020 fornisce indicazioni e riferimenti per l’attività di:

  • fabbricanti di macchine
  • organismi per la salute e la sicurezza

e va a tutelare i soggetti direttamente interessati al livello di sicurezza del macchinario:

  • datori di lavoro di utilizzatori di macchine
  • lavoratori dipendenti che utilizzano le macchine
  • manutentori
  • consumatori

La UNI EN ISO 13854 richiama altri riferimenti normativi:

La ISO 12100 stabilisce che un macchinario è considerato sicuro se esercita la sua funzione, viene trasportato, installato, regolato, soggetto a manutenzione, smontato e smaltito – secondo utilizzo previsto -senza mettere in pericolo e causare lesioni o danneggiare la salute dell’utilizzatore.

La specifica della UNI EN ISO 13854 sugli spazi minimi inserisce specifici aspetti da prendere in considerazione:

  • accessibilità delle zone di schiacciamento
  • dati antropometrici, tenendo conto dei gruppi etnici che possono trovarsi nei paesi interessati
  • aspetti tecnici e pratici

 

UNI EN ISO 13854:2020 “Sicurezza del macchinario – Spazi minimi per evitare lo schiacciamento di parti del corpo”

 

Fonte: UNI