EU-OSHA pubblica otto case study su robot collaborativi e intelligenza artificiale

La collaborazione con i robot per rendere il lavoro più facile e più sicuro è ormai una realtà attuale. Con l’avvento delle moderne tecnologie sono numerosi gli ambiti applicativi che stanno vedendo impiegati robot, IoT, AR/VR.

Nello specifico, EU-OSHA ha analizzato l’uso della robotica e dei sistemi basati sull’intelligenza artificiale (IA) per automatizzare mansioni lavorative, con particolare attenzione all’impatto sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori.  Le pubblicazioni esaminano l’impatto dei sistemi basati sull’intelligenza artificiale sulla salute e sicurezza sul lavoro e individuano i fattori trainanti, gli ostacoli e gli elementi di successo per trarre il massimo vantaggio da questa tecnologia, proteggendo al tempo stesso i lavoratori.

Il metodo di indagine utilizzato è quello delle interviste. Per ogni caso studio, sono state condotte fino a cinque interviste con lavoratori dell’azienda provenienti da diverse aree di lavoro.

L’obiettivo è comprendere come integrare tali sistemi, compresi i cobot (o i robot collaborativi), in modo sicuro ed efficace sul lavoro e assicurare che diventino una risorsa anziché un rischio.

 

Ecco gli otto case study analizzati da EU-OSHA

Componenti sollevati da robot collaborativi presso un fornitore del settore automobilistico e industriale (ID1)

Lo studio è avvenuto su un’impresa slovena con più di 1.700 dipendenti nei vari siti produttivi distribuiti in 55 Paesi. L’azienda, specializzata nel settore delle tecnologie automobilistiche e industriali, ha affiancato un robot collaborativo («cobot») agli operai nei compiti che prevedono il sollevamento e lo spostamento di componenti tra le postazioni di lavoro. Lo studio ha dimostrato come queste tecnologie presentino numerosi vantaggi ma anche una serie di problematiche. Nello prime fasi del processo, l’azienda ha faticato a trovare il giusto equilibrio tra un utilizzo efficiente delle capacità del «cobot» e il rispetto delle norme e dei requisiti di sicurezza. La mancanza di esempi di buone pratiche e normative nazionali obsolete in materia di tecnologia hanno ulteriormente aggravato le difficoltà.

 

Ispezione dei prodotti nel settore manifatturiero mediante sistema basato sull’intelligenza artificiale (ID3)
L’adozione di sistemi robotici e basati sull’intelligenza artificiale (AI) nelle unità di produzione può comportare conseguenze per tutti i livelli gerarchici del posto di lavoro. Secondo questo studio di caso, l’adozione di sistemi di visione computerizzata per l’ispezione dei prodotti da parte di un gruppo industriale tedesco si è dimostrata altamente efficace dal punto di vista dei costi e della precisione, sollevando inoltre i lavoratori da un carico di lavoro non necessario. Tale tecnologia ha trasformato la prassi consueta anche a livello dirigenziale: il passaggio da un luogo di lavoro manuale a uno automatizzato ha presentato nuove problematiche ma anche opportunità in termini di pianificazione e gestione che prima non esistevano.

 

Tecnologie di mobilità autonoma basata sull’intelligenza artificiale applicate a escavatori per lo scavo di fossati in automatico (ID6)
Le start-up guardano a un futuro basato sull’intelligenza artificiale (AI) per affrontare le sfide emergenti. Tra queste vi è un’azienda specializzata in automazione di veicoli fondata nel 2016 negli Stati Uniti. L’azienda sviluppa software e hardware per automatizzare attrezzature e macchinari nel settore dell’edilizia, tra cui un escavatore completamente autonomo. L’obiettivo principale è di fornire soluzioni robotiche che soddisfino le esigenze in evoluzione del settore edile, risvegliando al contempo un rinnovato interesse per tale settore tra i giovani lavoratori. I lavoratori portati per le applicazioni tecnologiche hanno fatto proprie le opportunità di riqualificazione offerte dal sistema basato sull’intelligenza artificiale.

 

Riconoscimento visivo di particelle pericolose in un campione di aria mediante un sistema basato sull’intelligenza artificiale (ID8)
Il ricorso a tecnologie basate sull’intelligenza artificiale (AI) nella ricerca scientifica va al di là degli immediati vantaggi pratici. Un istituto di ricerca tedesco sta utilizzando un microscopio basato sull’AI in grado di analizzare l’immagine formata da elettroni, rilevando e classificando in tal modo le fibre in base alle dimensioni. Sostituendo i compiti manuali e ripetitivi, riducendo il rischio di contaminazione del campione e risparmiando tempo, ha anche migliorato le dinamiche sociali all’interno del gruppo di ricerca. Scomparsi gli effetti negativi e spesso polarizzanti dell’assegnazione di lavoro umile, le interazioni e le discussioni tra colleghi si concentrano ora su argomenti più rilevanti, intellettualmente stimolanti e produttivi.

 

Sistemi robotici avanzati per l’ispezione e la manutenzione delle infrastrutture per il gas e il petrolio (ID10)
Per dare priorità alla salute e alla sicurezza sul lavoro (SSL) dei dipendenti, l’azienda statale norvegese per le infrastrutture nel settore del gas ha adottato tecnologie robotiche. In precedenza, le ispezioni e la manutenzione delle infrastrutture per il gas e il petrolio venivano eseguite manualmente, con conseguente esposizione dei lavoratori ai rischi posti dalle operazioni all’interno di un recipiente a pressione. L’impresa si avvale ora di due sistemi robotici. Mantenendo il pieno controllo di entrambi i sistemi mentre operano all’esterno, i lavoratori hanno acquisito nuove abilità. L’elenco di controllo in materia di SSL è stato aggiornato per tenere conto delle esigenze di questa nuova realtà.

 

Verifiche fattuali più veloci, ampie ed efficaci grazie a software basato sull’intelligenza artificiale (ID14)
L’uso dell’intelligenza artificiale (AI) nel settore del giornalismo presenta una serie specifica di considerazioni etiche. Un ente di beneficenza accreditato in Inghilterra ha notato un aumento della velocità, della portata e della qualità del proprio lavoro grazie a un software di verifica dei fatti basato sull’AI. Tuttavia, potrebbe essere necessario adottare misure specifiche per prevenire una maggiore esposizione dei lavoratori a contenuti dannosi, in quanto l’AI può fare emergere fatti che non sarebbero altrimenti individuati da altri strumenti, come la violenza grafica o l’incitamento all’odio. Sebbene finora non siano stati rilevati effetti negativi, l’azienda promuove l’instaurazione di un ambiente di lavoro caratterizzato dal sostegno sociale per fare fronte ai potenziali rischi per i lavoratori.

 

Misure di controllo della qualità dei materiali basate sull’intelligenza artificiale (ID15)
Il rispetto delle direttive e degli standard di sicurezza dei macchinari dell’UE può incidere in modo significativo sull’esito dell’adozione di automazioni robotiche e basate sull’intelligenza artificiale sul posto di lavoro. Un’azienda svedese-norvegese che sviluppa e integra tali sistemi ha acquisito elementi sui possibili effetti dell’apprendimento automatico su lavoratori e aziende. L’imprevedibilità intrinseca dei meccanismi di autoapprendimento dell’intelligenza artificiale (AI) ha indotto l’azienda a erogare una formazione specializzata non solo ai propri dipendenti ma anche ai clienti e a mettere a punto misure di sicurezza più rigorose che potrebbero persino richiedere una totale separazione fisica dei lavoratori dai robot.

 

Droni che ispezionano i siti di lavoro dei gestori delle infrastrutture per il gas (ID16)
I compiti non impegnativi dal punto di vista cognitivo che rientrano nella categoria «3D» (dull, dirty, dangerous – noiosi, sporchi, pericolosi) sono particolarmente idonei all’automazione. Il caso dell’azienda norvegese che si occupa di infrastrutture per il gas, dimostra i vantaggi dell’implementazione di sistemi basati sull’intelligenza artificiale (AI) per svolgere compiti che possono essere di natura cognitiva, ma che hanno effetti principalmente fisici sulla SSL dei lavoratori. I droni dotati di software di AI consentono di completare le ispezioni in loco in modo più rapido ed efficiente, senza il rischio di effetti negativi dovuti allo sforzo fisico o all’esposizione a condizioni climatiche e ambientali avverse.

 

Cosa possiamo imparare da questi casi studio?

Le ricerche condotte hanno dimostrato che l’introduzione di un sistema basato sull’intelligenza artificiale o l’utilizzo di cobot esercita impatti considerevoli sulla salute e sicurezza dei lavoratoi. Dalle esperienze analizzate emerge che l’automazione di compiti ripetitivi, di routine e potenzialmente pericolosi ha limitato considerevolmente l’esposizione ai rischi connessi all’attività lavorativa per il personale coinvolto, sia dal punto di vista fisico che cognitivo. 

Vi è però un aspetto chiave da tenere in considerazione ovvero il coinvolgimento attivo dei lavoratori per permettere l’accettazione della tecnologia. Le indagini su queste diverse realtà di impresa hanno evidenziato che il coinvolgimento dei lavoratori garantisce l’accettazione della tecnologia una volta che viene completamente integrata all’interno del luogo di lavoro. Inoltre, identificando i dipendenti con un’elevata affinità con la tecnologia e l’innovazione, le aziende studiate hanno offerto percorsi formativi, che hanno consentito loro di occuparsi del monitoraggio e della manutenzione dei cobot, assicurandosi l’ottimizzazione della produzione.

 

Fonte: EU-OSHA