Percorsi virtuosi nell’industria della carta al Forum delle acque

Assocarta – Associazione imprenditoriale dei produttori di carta e cartoni – è intervenuta al primo Forum Acque di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, all’interno delle testimonianze di percorsi virtuosi nell’industria.

L’evento esclusivo dedicato alla risorsa idrica ha presentato infatti una carrellata di progetti, raccolte dati e buone pratiche.

 

L’industria cartaria italiana è fortemente impegnata nell’approvvigionamento di materie prime sostenibili e nella produzione responsabile.  

Per quanto riguarda l’impiego di risorse idriche, ad esempio, il settore ricicla oltre il 90% dell’acqua che impiega.

 

Il forum è stata occasione di presentare l’ultimo RAPPORTO AMBIENTALE DELL’INDUSTRIA CARTARIA ITALIANA 2020, descrivendo le attività di promozione dei sistemi di gestione ambientale e le azioni di sostegno al riciclo della carta.

 

 

L’acqua è un elemento fondamentale del processo produttivo cartario. I consumi idrici si sono drasticamente ridotti nel corso degli anni. Se, infatti, alla fine degli anni settanta erano necessari mediamente 100 metri cubi d’acqua per produrre una tonnellata di carta, attualmente ne vengono utilizzati 26 (dato medio del campione Assocarta).

Il dato, sostanzialmente stabile negli ultimi anni, evidenzia il raggiungimento di un limite tecnologico sotto il quale sembrerebbe difficile spingersi senza incorrere in un incremento delle concentrazioni.

I consumi idrici italiani, per un effetto paradossale della normativa sugli scarichi, restano quindi mediamente superiori a quelli di altri paesi europei e potrebbero essere almeno dimezzati.

Gli inquinanti presenti nelle acque reflue di cartiera sono essenzialmente di origine biologica o naturale (cellulose, amidi, cariche minerali inerti come il carbonato di calcio).

Rispetto ai principali parametri di caratterizzazione delle acque reflue, i valori medi di emissione di COD e di solidi sospesi (alcune sostanze più critiche sono ormai state eliminate dai processi) mostrano nel tempo un continuo ridimensionamento, attestandosi sempre ben al di sotto dei limiti di legge.

 

 

La stabilizzazione registrata negli ultimi anni è anche il segno di un sostanziale limite, oggi difficilmente superabile con le tecnologie di trattamento disponibili.

 

Fonte: Assocarta

Photo credit: RAPPORTO AMBIENTALE DELL’INDUSTRIA CARTARIA ITALIANA 2020